Teatro

La Zakharova torna a danzare alla Scala in "Giselle" in coppia con Bolle

La Zakharova torna a danzare alla Scala in "Giselle" in coppia con Bolle

Il mondo degli uomini e quello degli spiriti, un sottile velo sembra interporsi tra la realtà e il mondo dei sogni, tra la vita quotidiana e ciò che trascende la realtà. Ed è un amore che supera l’esperienza dei sensi quello tra la giovane contadinella Giselle e il principe Albrecht. Un amore che rimane anche dopo la morte e che oltrepassa le barriere sociali e supera l’appartenenza a classi sociali differenti. “Giselle”,balletto romantico per eccellenza torna in scena alla Scala dal 18 febbraio al 13 marzo nell’indimenticabile coreografie di Coralli Perrot su musiche di Adolphe Adam , nella ripresa di Yvette Chauvirè. La sua versione, per la prima volta alla Scala nel 1950, la vide proprio nel ruolo della sfortunata giovane di campagna che sognava l’amore e amava danzare.

A dare nuovamente vita sul palco del Piermarini a questa romantica e tragica storia d’amore tra  Giselle e Albrecht sarà la coppia Svetlana Zakharova e Roberto Bolle, in scena il 18, 22 e 24 febbraio, che si alternerà alla coppia Olesia Novikova e Leonid Sarafanov che danzerà invece il 9 e 13 marzo.

La Zakharova ritorna alla Scala dopo due anni di assenza dovuti alla sua gravidanza e dunque c’è grande attesa per un ritorno che la vede proprio ricoprire lo stesso ruolo di Giselle, con il quale aveva salutato il pubblico scaligero nel 2009, quando era rimasta incinta della sua bambina Anja che ora ha quasi un anno e mezzo ed è figlia del celebre violinista Vadim Repin.

Anche in occasione di questa prima di “Giselle” su Twitter la sera della prima sarà trasmessa in diretta sul sito della Scala con interviste e backstage, come del resto era già accaduto in occasione di “Excelsior" balletto che è stato seguito da una foltissima schiera di follower in tutta Europa.

Giselle è uno dei balletti ottocenteschi più  rappresentati nel mondo, ma rimane un mistero per gli storici della danza: pochissime fonti attendibili, scarsi materiali di ricerca relativi alle prima produzione e abbastanza confusa la documentazione relativa al percorso storico/coreografico del balletto attraverso gli anni. Quello che vediamo oggi può dunque considerarsi un ibrido coreografico, scaturito da un costante lavoro di editing operato nel nome di quei ripensamenti artistici, estetici, culturali e sociali che caratterizzano epoche diverse. Lo stesso concetto di Romanticismo è cambiato radicalmente nel tempo, imponendo riletture teatrali ben diverse dalle formule originariamente proposte dai coreografi JeanCoralli e Jules Perrot, i librettisti Théophile Gautier e Jules Vernoy deSaint-Georges, e i compositori Adolphe Adam e Friedrich Burgmüller

Théophile Gautier è l'autore del libretto di Giselle, scrittore autorevole dell'epoca, nonché critico d'arte. L'idea di questo balletto nasce sfogliando le pagine del romanzo "De l'Allemagne" di Heinrich Heine: rimase attratto infatti dalla leggenda delle Villi, spiriti della tradizione slava, molto simili agli Elfi.
Nel 1841 decise di iniziare a scrivere di suo pugno un balletto, ispirandosi alla ballerina Carlotta Grisi, di cui era fervente ammiratore: lo intitolò Les Wilis.

Il ruolo di Giselle è stato interpretato la prima volta da Carlotta Grisi, ballerina di straordinario talento, capace di impersonificare la contadina quanto la villi con grande maestria, diversamente però dalla ballerina Fanny Essler che interpretò il personaggio due anni dopo. Questa ballerina infatti fu capace di incentrare il balletto, grazie alle sue doti, non più sulla fine del secondo atto, durante l'atmosfera magica delle villi danzanti, ma alla morte di Giselle, alla fine del primo atto.


Questa contrapposizione tra i due talenti sottolinea la difficoltà che richiede l'interpretazione del ruolo di Giselle: intensità, mimica e capacità drammatiche nel primo atto; tecnicismo e leggerezza nel secondo. Le due ballerine dunque, insieme, hanno saputo ricreare il personaggio nel migliore dei modi.
I nomi della danza che hanno interpretato questo ruolo sono tra i più famosi: Tamara Karsavina, una pietra miliare della danza, ha ballato nel 1910; OKolpakova,Ekaterina Maximova, Eva Elga Spessivtseva, Galina Ulanova, Alicia Markova, Alicia Alonso, Antoinette Sibley, Margot Fonteyn, Lynn Seymour, Natalia Makarova, Gelsey Kirkland, Irina vdokimova,  Carla Fracci, Altynai Asylmuratova, Alessandra Ferri, Viviana Durante.

Per quanto riguarda invece il ruolo di Albrecht, si ricordano i nomi di Rudolf Nureyev ed Erik Bruhn e oggi quello di Roberto Bolle e Vito Mazzeo.

Teatro alla Scala da sabato 18 febbraio a martedì 13 marzo